martedì 21 agosto 2012

come non mai

a Milano d'agosto tutto è rallentato.
le strade sono orfane, i loro abitanti come pedine di un gioco vecchio si muovono incerti e infastiditi.
ti incontri al lavoro, al super, nel portone di casa, ti saluti e ti guardi come a dire 'anche tu qui, che sfiga'. ci si compatisce, per una strana legge non detta ci si fa forza l'un l'altro.

la vita ti cambia, ti incrina, ti lacera fuori e scava dentro. ti colpisce, ti stupisce, ti delude.

siamo fatti per amare, per amare nonostante l'evidenza. siamo fatti per soffrire, per sentirci presi in giro, per essere oggetto degli inganni altrui. siamo fatti per provare dolore, per smettere di respirare, piangere finché non rimbomba la testa. siamo fatti per ascoltare i consigli, condividerli nello stesso momento in cui al cuore concediamo di sbagliare ancora. 
siamo fatti per vivere un istante, per sentirci liberi e leggeri. per vivere un momento davvero come se non esistesse il tempo che scorre, non esistessero i corpi e le convenzioni. ma solo elementi liberi della natura.
siamo fatti per pensare, pensare troppo fino a morire dentro i pensieri. 
siamo fatti per alcune consapevolezze, temporalmente impercettibili, che danno senso a tutto il resto. 

siamo fatti per non arrenderci mai, fammi un fischio e volo via