mercoledì 20 giugno 2012

Uterina determinazione


Mi auguro fortemente che prima o poi sarò terribilmente rotonda, appesantita e affaticata con un esserino al mio interno.
E mi auguro fortemente che sia donna.
Ma ci pensate che roba assurda penare per nove lunghi mesi, vedersi triplicare il viso, il collo, le caviglie (mica pizza e fichi!), per non parlare di cosce, tette (bè…una volta nella vita proverò l’ebrezza…) e ovviamente pancia…per poi dare la vita ad un uomo?
Cioè fornire al mondo un +1 che si aggiunge al parco stronzi, dai, al parco potenzialmente stronzi!
Darei la vita ad una persona che, tanto per cominciare, vivrà in un mondo a sua misura, come inserire un criceto in una gabbia bellissima per criceti… è a casa sua! Una donna è più una polly pocket che però, invece del magico scrigno (piccolino, pieno di dettagli, porticine che se non fai attenzione ti restano in mano, seggioline, lettini, divanetti, bagni, piscine, finestrelle), viene inserita anch’ella nella gabbia dei criceti. Ovviamente non si sente a casa sua, deve combattere l’inverosimile per sentirsi a suo agio tra la ruota che gira, le sbarre e il mangime. Vive con criceti che invece trovano in quello spazio tutto ciò di cui hanno bisogno. E’ per questo che da piccole ci fanno divertire con le case delle barbie (modello quasi 1 a 1), per arrivare a polly pocket (giochino al quale devo la miopia!) … Una donna è davvero come i suoi giochi… complessa, delicata, ingarbugliata più dell’immaginabile, piena di dettagli (penso solo alla marea di scarpette che avevano le mie barbie… tristemente sempre rosa, col tacco 15 e il piede sempre irrevocabilmente in tensione –un presagio che avrebbe dovuto farmi capire tante cose!). La cucinetta… quante tazze tazzine piattini bicchierini, per non parlare di zucchine, pomodori e banane finte (anche quest’ultimo un messaggio dal cosmo…).
E i maschi con che giocano? 
La palla. 
La macchinina. 
E per i figli di ingegneri o per chi vorrebbe che il figlio divenisse tale (poverino, salvati, la palla è meglio: soldi, donne, cervello piccolo, divertimento assicurato) esistono I LEGO. 
Punto.

Continuo a sostenere che per un forte atto di egoismo vorrei che fosse una donna, vorrei poterle trasmettere quella che sono, insegnarle che non c’è trucco e non c’è inganno, la vita è esattamente quella che vedi al primo colpo. È tutto così terribilmente assurdo da non sembrarti vero, donna, ma è così! E dovrai fartene una ragione.
Ti sentirai dire che per parità, per virtuosismo, il tuo governo, la tua azienda, ti riservano delle quote rosa. Come a dire che date dieci sedioline di legno su 4 di queste ci saranno dei fiocchetti di raso rosa ad indicare che lì, sì proprio lì, avranno l’onore di sedersi quattro donne. A nessuno è mai passato per la testa di mettere all’asta tutte e dieci le sedie e vedere tra tutti i partecipanti quali sono i dieci esseri che più se lo meritano? Possono essere il sesso, l’orientamento sessuale, il colore della pelle, degli occhi, la grandezza delle tette o dello spazio tra le gambe driver per attribuire qualcosa che invece si ottiene per merito?
Potrò ancora ambire a meritarmi qualcosa? Riuscirò a sedermi sulla sediolina col fiocco blu? Perché è lì, proprio lì, che voglio andare. Uomo avvisato…

2 commenti:

  1. Ed è proprio a causa del tuo desiderio ardente sin da bambina di volere una donna, per educarla a tua immagine e somiglianza, che arriverà un piccolo ometto!
    E ti troverai stupidamente a chiederti come sia possibile che da me, donna, esca un uomo?
    Bisogna arrendersi all'ineluttabilità della vita, che non manca mai di sfidarci e metterci alla prova...
    E allora non ti resta che cercare di crescere quel figlio in modo da non farlo finire nel "parco stronzi"...pur correndo il rischio che le sue inclinazioni sessuali siano dubbie :)
    Tenterai persino di non farlo diventare ingegnere, per evitargli la tua sorte, nonostante LUI apprezzi il LEGO e, di tanto in tanto, ti costringa ad ascoltarlo pronunciare frasi deliranti sulle sue aspirazioni lavorative future: "voglio fare quello che fai tu mamma"
    E nel frattempo lotterai per diventare si una barbie rosa, apparentemente perfetta, però in grado di strappare via da sola, senza "quote rosa" a supporto, quel fiocco blu per conquistare il tuo posto, meritato 1000 volte in più.

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